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Benvenuti nel giardino Vacca de Dominicis


Questo sito è stato creato per illustrare la storia del nostro giardino e come abbiamo cercato di farlo rivivere come spazio interno ad un palazzo nobiliare, riportandolo alla bellezza ed alla semplicità delle origini.

La progettazione del verde utilizza "stili" derivati dai modelli dei parchi delle ville signorili o reali, che possono essere sinteticamente raggruppati nei due filoni contrapposti del giardino romantico, o all'inglese, e del giardino neoclassico o all'italiana.

Nel primo tipo il disegno del giardino è studiato in modo da creare il cosiddetto "bello pittoresco", creando con sapiente artifìcio scenari che riproducono l'aspetto spontaneo del verde naturale, senza riferimento ad un disegno prestabilito né ad una matrice geometrica

Nel giardino di tipo classico, o all'italiana, l'elemento verde viene composto secondo schemi architettonici, disposto lungo assi di effetto scenografico secondo i principi della simmetria e ricondotto entro forme geometriche con interventi di sagomatura periodica mirati ad eliminare le forme spontanee della crescita naturale. In questo tipo di giardino gli assi ordinatori della composizione si pongono in rapporto di continuità geometrica e visiva con l'assetto tipologico dell'architettura monumentale di cui sono testimonianza, come il palazzo, reale o signorile, o la villa suburbana.

La graduale trasformazione della funzione del giardino, da elemento di abbellimento scenografico di palazzi o ville suburbane e di svago e ristoro per la nobiltà,a servizio pubblico, nasce nel clima illuminista. Il dibattito sulla progettazione dei giardini in cui si formula per la prima volta il concetto di "bellezza utile", in contrapposizione con la ricercatezza estetica finalizzata alla celebrazione della "magnificenza dei re" si apre, in particolare, nelle pagine della rivista "Caffè" di Milano nel 1777, coinvolgendo Verri, Parini e Beccaria. Per "bellezza utile" si intende l'effetto estetico gradevole ottenuto attraverso la disposizione geometrica e l'accostamento coloristico di piante da coltura diverse in piantumazioni realizzate a fini produttivi

Il giardino romantico

Il giard
ino «all'inglese» rifiuta invece la regolarità geometrica e dispone ogni cosa in un'apparente casualità. Divengono elementi caratteristici di questo tipo di giardino: i vialetti tortuosi, i dislivelli, le pendenze, la disposizione irregolare degli arbusti. Ed un altro elemento caratteristico del giardino «all'inglese» è la falsa rovina.         
                            

Il sentimento della rovina è tipico della poetica romantica. Le rovine ispirano la sensazione del disfacimento delle cose prodotte dall'uomo, dando allo spettatore la commozione del tempo che passa. Le testimonianze delle civiltà passate, pur aggredite dalla corrosione del tempo, rimangono comunque presenti in quanto rovine del passato. E la rovina, per lo spirito romantico, è più emozionante e piacevole di un edificio, o di un manufatto, intero.

Il nostro giardino nasce, forse, come "orto rinascimentale" preposto alla coltivazione di ortaggi, frutta e verdura a disposizione degli abitanti del palazzo. Dopo il lungo restauro iniziato nel 2002 anche il giardino ha subito notevoli interventi in modo da esaltare sia le strutture presenti che la natura che li circonda. Nel giardino inglese, infatti, le presenze naturali non sono seconde a quelle architettoniche, ma sono dominanti o semmai alla pari; la natura non si subordina al costruito, ma è una realtà figurativa autonoma.

"un caos naturale in cui la natura sembra spesso prendere il sopravvento, ma che in realtà è guidata ed indirizzata"



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